Il canto del cigno di XONG

Il festival di musica e cultura del triangolo retico riserva per l?edizione 2010 un gran finale.
L?appuntamento è stato per l?ultima settimana di luglio e il tema prescelto per questa dodicesima e ultima edizione è stato ?spirito libero?.

«Se l?associazione arcus raetia vuole promuovere la permeabilità nelle frontiere, deve creare movimento di persone»; da questa dichiarazione di intenti fu tenuto a battesimo XONG, nel 1999.
Da allora il festival di musica e cultura del triangolo retico ha animato momenti di incontro a cavallo dei confini, ha ritagliato uno spazio culturale al di là delle frontiere politiche dove vicini di casa e turisti potessero conoscersi meglio. L?offerta si ampliata anno dopo anno: partendo dai concerti e dalla prime escursioni culturali, cui si sono aggiunti via via i laboratori musicali, teatrali e per bambini, le serate in osteria, le feste nei masi e tanti altri appuntamenti.
L?obiettivo di XONG è rimasto sempre fedele a sé stesso: far crescere la consapevolezza e valorizzare il paesaggio culturale, naturale e sociale del triangolo retico.
L?associazione arcus raetia ha sempre inteso le iniziative in ambito culturale come investimento per il futuro: come strumento per supportare una crescita sostenibile, genuina e legata al territorio.
Il successo di XONG per undici edizioni consecutive, sia tra gli abitanti del luogo sia tra i turisti, ha rafforzato il processo di presa di coscienza delle possibilità di questa regione periferica.

Una ultima edizione

Lo ha dimostrato anche uno studio della Università di Innsbruck: XONG è prezioso per il territorio. I ricercatori hanno calcolato che, solamente nella settimana del festival, la creazione di valore aggiunto in forma diretta o indiretta ammonti a 1,5 milioni di euro.
Di fronte a un evento di così ampia portata l?associazione arcus raetia è giunta al suo limite. I soci non possono più permettersi di garantire incarichi professionali sempre più onerosi ed esigenti a titolo di volontariato e di farsi carico di responsabilità economiche così ingenti.
Ecco perché il direttivo ha deciso di chiudere il festival con una ultima edizione.

"SchwanenXONG"
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